Arsis 1979-1982

ARSIS 1979-1982

Periodicamente mi capita di leggere il nome ARSIS e ogni volta provo una certa nostalgia. 

C'è una band statunitense di "melodic death metal" (o giù di lì...), nata nel 2000 e ancora attiva, che porta quel nome. C'è anche un'associazione musicale sorta a Torino nel 1993 al fine di promuovere la musica jazz.

Ma prima ancora c'era un gruppo, fondato da me e dal saxofonista Maurizio Gianotti nel lontano 1979, che riuniva alcuni giovani musicisti torinesi di belle speranze (tra cui Marco Tardito, Luigi Tessarollo, Roberto Celio, Gianni Giugliarelli e Davide Graziano, oltre a me e allo stesso Gianotti) e che esibiva un bel repertorio di "originals" fra jazz, latin e funky.

Il nome ARSIS l'avevo scelto io. E' una parola tardo-latina che indicherebbe il "levare", in contrapposizione con "tesis", che rappresenterebbe il "battere". Secondo altri, al contrario, l'arsi sarebbe proprio il "battere". Ma non mi importava. Era un nome che suonava bene, era molto "jazz"...

Con tutti i suoi limiti e le sue ingenuità (considerata anche la giovane età dei suoi componenti), ARSIS era una "vera" band, che purtroppo non ha lasciato tracce discografiche, al di là di qualche demo-tape registrato alla buona e ormai smagnetizzato. Con quel gruppo, per la prima volta ho avuto la sensazione di far musica "per davvero". 

Si suonava e basta e non ci si preoccupava troppo di "documentare" quei primi lavori. Alla fine del 1982 la band si disperse, senza un motivo particolare, forse solo a causa dei sopraggiunti obblighi militari di alcuni di noi. Ad eccezione di un paio di "reunions" sul finire degli anni '80, non se ne fece più nulla. Maurizio Gianotti ha appeso il sax al chiodo ed è diventato un noto autore televisivo. Marco Tardito, Luigi Tessarollo, Roberto Celio e Davide Graziano si sono dedicati alla musica a tempo pieno con risultati lusinghieri. Per quanto mi riguarda, ho imparato a gestire la mia "dissociazione", oscillando fra musica e architettura, e lasciando che prevalessero talora l'una e talora l'altra. Credo che Gianni Giugliarelli abbia fatto un po' come me, barcamenandosi fra la musica e un lavoro diverso.

Ci si incrocia ogni tanto in città. E' anche capitato di suonare assieme, con l'uno o con l'altro. A me resta comunque un po' di rimpianto per quel progetto incompiuto e la nostalgia per quel nome: ARSIS.

Tra le poche cose recuperate da nastri semidistrutti, mi piace ascoltare, ogni tanto, questi tre brani, emblematici di momenti diversi della vita del gruppo:

1. Kronos (Abbate) - Arsis, demo-tape 1980: M. Gianotti (ten), C. Abbate (keyboards), R. Celio (el. bass), D. Graziano (dr)
2. Zargo (Tessarollo) - Arsis, live 1981: M. Gianotti (ten), L. Tessarollo (g), C. Abbate (rhodes), G. Giugliarelli (el. bass), D. Graziano (dr)
3. Song for a globetrotter (Tardito) - Arsis, demo-tape 1982: M. Tardito (alto), L. Tessarollo (g), C. Abbate (rhodes), G. Giugliarelli (el. bass), D. Graziano (dr)

I primi due si possono ascoltare cliccando qui sotto, il terzo è sulla pagina dei video.
I suoni sono quello che sono... Qualche imprecisione qua e là... Però la musica c'era...

Kronos
Zargo

 

 

 

 

 

Nel frontone: l'ultima formazione degli "Arsis" (1982), con le facce di oggi (2014):
(da sinistra) Marco Tardito, Luigi Tessarollo, Corrado Abbate, Gianni Giugliarelli, Davide Graziano

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